Dolce velocissimo all’arancia bio

Ingredienti:
– 1 arancia rigorosamente bio, lavata bene
– 300 gr farina
– 300 gr zucchero
– 3 uova
– 1/2 bicchiere di latte ( anche di soja)
– 1/2 bicchiere di olio di semi o d’oliva dal sapore non intenso
– 1 bustina di levito per dolci

Riscaldare il forno a 180 gradi.
Tagliare l’ arancia (buccia compresa) in pezzettoni ed eliminare i semi, se presenti. Frullarla per bene. Volendo si possono mettere tutti gli ingredienti nel mixer dotato di lame – una frullata generale e l’ impasto é pronto, oppure si mescolano gli ingredienti a mano in una ciotola. Ta- dah!
Ricoprire una teglia rotonda o rettangolare di carta da forno, versare l’ impasto e cuocere il dolce per 50-55′ . Volendo una polentina piú morbida si abbassa un pò la temperatura del forno e si allunga il tempo di cottura, verificando con lo stecchino di legno.

Ottimo per la merenda e per le mamme indaffarate! In piú la casa profuma di arance per ore.
A presto

Eva

1,2,3…Livio

Aderisco volentieri per distrarmi un po’ dalle fatiche del desk. Dunque, alcune proposte semplici semplici (e niente di nuovo per chi sa un po’ di gastronomia).

 

Uno: l’insalata siciliana: fettine sottili di arance (le navel vanno meglio dei tarocchi perchè sono più asprigne) e altrettante fettine di finocchi crudi. Condire con un buon olio evo (extravergine di oliva), poco sale, pepe. A piacere qualche goccia di colatura di alici.

 

Due. La superclassica anitra all’arancia (ma ci vorrebbe almeno una arancia amara, o di Siviglia, fra le altre). Più semplice: usare il succco delle Navel che è acidulo per la classica fettina di pollo infatinata e dorata nel burro (si dovrebbe dire suprème, fa più fino). Che così anzichè pollo al limone (con spicchio d’aglio e spolverata di origano finale diventa “alla greca”) si ribattezza  pollo all’arancia.

 

Tre: ( e questa è farina del mio sacco). In un bicchiere metà succo di Navel e metà olio evo, sale e pepe. Frullare col Pimer pochi secondi: la crema emulsionata non smonta per ore e si può versare sulle fettine di carpacccio di branzino per farle “cuocere” un paio d’ore in frigorifero. Una brunoise (insomma, fettine sottilissime) di olive nere a guarnire se piace un sottofondo amarognolo per contrastare il dolce dell’arancia.

 

Una curiosità: tutti pronunciano “paimer” credendo che il frullino sia una diavoleria americana. In inglese la parola “pimer” non esiste e non va confuso con “primer” (che è una vernice da usare come fondo ancorante). “Pimer” è un acronimo che deriva da Premieras Industrias Mècanicas (y) Elecrtonicas Reunidas. In realtà era una fabbrichetta di Barcellona di motorini elettrici per le automobiline della Polystil. Per sbarazzarsi delle scorte il titolare ci aggiunse una coppia conica per trasformare il movimento circolare  da orizzontale in verticale e così creò il frullino che, alla spagnola, andrebbe pronunciato Pimèr. Basta e buon appetito. Livio

semifreddo all’arancia

Ingredienti per 4 persone:

–       2 arance biologiche

–       80 gr di zucchero di canna;

–       1 tuorlo d’uovo fresco

–       1 uovo intero fresco

–       2 dl di panna vegetale da montare

–       50 gr di cioccolato fondente

–       poco latte

Preparazione

Lavare bene le arance, asciugarle e grattuggiare la buccia di una di esse ponendola in un piattino. . In un pentolino versare il succo ottenuto spremendo entrambe le arance, aggiungere la metà dello zucchero, mecolare bene e cuocere a fuoco basso portando a bollore per circa 10 minuti fino a ridurre a metà il contenuto iniziale. Frullare con una frusta elettrica le uova e lo zucchero rimasto fino ad ottenere una spuma densa e soffice (7/8 minuti), unire un po’ alla volta lo sciroppo d’arancia caldo continuando a mescolare per 3/4 minuti. Montare la panna e unirla alla spuma assieme alla metà della buccia d’arancia grattuggiata – Amalgamare bene e mettere la crema in un piccolo stampo rettangolare spennellato con acqua fredda. Lasciare solidificare nel congelatore per circa 3 ore. Sformare, tagliare a fette, decorare con il cioccolato sciolto in poco latte e la buccia d’arancia rimasta.

Rita

crema all’arancia

Ingredienti :

–       20 gr di mandorle a scaglie

–       5 arance bilogiche

–       12 gr di gelatina per dolci in fogli

–       75 gr di zucchero di canna

–       3 albumi d’uovo freschissimi

Preparazione

Tostare le mandorle in forno a 160° per 5/6 minuti e lasciarle raffreddare. Lavare bene le arance . Sbucciare e affettare finemente una di esse. Divedere le restanti 4 a metà e togliere  con un coltello affilato la polpa in modo da ricavare 8 scodelle. In un contenitore spremere bene il succo, aggiungere lo zucchero e mescolare bene. Aggiungere poi la gelatina ( che sarà stata prima messa a bagno nell’acqua fredda, scolata e disciolta in 4/5 cucchiai d’acqua tiepida), mescolare e lasciare addensare leggermente.

Unire gli albumi montati a neve ben ferma, riempire le scodelle d’arancia e tenere in frigo per almeno 2 ore decorando a piacere con le mandorle e pezzettini di spicchi d’arancia che era stata affettata.

N.B.  La stessa ricetta con i mandarini grandi.

Rita

torta di arance

250 gr. Di zucchero

6    uova

1    bicchierino di rum

4 arance succo e anche la buccia

250 gr, di mandorle grattugiate

Mettete le uova e lo zucchero a sbattere poi il bicchierino di rum,  le arance e in fine le mandorle.

Infornate nel ripiano centrale la torta e cuocete per 40 min a 180°

Prima di levarla dal forno infilate uno stecchino e vedete se viene fuori asciutto, la torta è pronta.

Franca

torta di arancia e frutta secca

2 arance (tutta la scorza + succo di ½ arancia)

2 etti di frutta secca (mista: nocciole, noci, mandorle)

180 gr. Zucchero

3 o 4 uova (se sono piccole 4)

Sbattete i tuorli con ½ zucchero, tritare la frutta secca e metterla nelle uova, montare a neve gli albumi e incorporare il restante zucchero, quando è pronto mettere questo composto nelle uova e frutta secca, amalgamare il tutto e mettere in uno stampo.

Mettere in forno a 150° per 5-10 min., regolatevi quando la vedete colorata (marroncina).

Franca

le marmellate di Elvia

La mia amica Elvia mi ha fatto davvero un bel regalo: mi ha spedito la ricetta della marmellata di arance(una delle mie preferite), che ha preparato da poco. E non solo una, ma ben tre: quella “classica”, una con il miele e una con le noci. Conto di provarle in settimana e mando subito anche a voi le ricette, prima che finisca la stagione delle arance.

1)per la versione classica servono: 1,5 kg di arance, 1 limone non trattato, 1.5 kg zucchero.
Tagliare a fettine le arance e il limone (comprese le bucce) raccoglierle in
un recipiente di vetro e coprire con un litro di acqua (la ricetta originale
dice 1,5 ma poi si prolunga molto la cottura). Lasciare riposare una notte,
versare tutto in una casseruola a fondo pesante, portare a ebollizione e
far bollire per circa un’ora (quando mescolando non si vede più acqua sul
fondo è pronto). Aggiungere lo zucchero e continuare la cottura a fuoco
vivo per 20-30 minuti (quando mescolando senti che la massa fa una certa
resistenza, è pronta). Versare la marmellata nei vasi, chiuderli ermeticamente e lasciarli capovolti per circa 15 minuti.
2)la versione con il miele: 1.5 kg arance, 800 g. di miele.
Asportare la parte colorata della scorza di arance (con un pelapatate
viene benissimo), tagliarla a filetti e scottarli in acqua bollente per
10 minuti. Sbucciare le arance al vivo eliminando tutte le pellicine,
tagliare a fettine la polpa e farla bollire in una casseruola per 10 minuti.
Aggiungere il miele e mescolare, continuare a cuocere mescolando spesso per
circa mezz’ora, fino a raggiungere la giusta consistenza. Quando, mescolando, la massa fa una certa resistenza significa che è pronta: versarla nei vasi come sopra.
3)la versione con le noci: 2.5 kg arance, 160g. di uvetta, 100 g. gherigli di noci,1.3 kg. di zucchero.
Ricavare la scorza, solo la parte colorata, di tre arance e scottarla in
acqua bollente. Sbucciare al vivo le arance e affettarle, metterle in una
casseruola e cuocerle per 20 minuti. Aggiungere le scorzette, l’uvetta e le
noci ( volendo anche un bicchierino di liquore) e far cuocere per altri
10/15 minuti. Aggiungere lo zucchero e far addensare fino a raggiungere la
giusta consistenza e invasare.
Elvia mi ha scritto che queste marmellate durano tranquillamente un anno. Affinché si conservino perfettamente, lei le cuoce sempre qualche minuto in più e forse vengono un po’ più dure. Se la marmellata rimane troppo liquida, tende ad ammuffire. Fate bene i vostri calcoli: quando si raffredda, la consistenza cambia!
Manuela

insalata all’arancia

Caro Jacopo, io ci condisco anche l’insalata, tagliate in piccoli pezzi, un filo di olio ed un minimo di sale. Poi le spremo leggermente con il dorso della forchetta e buon appetito!
Claudio

Arance Confit

Le fette di arance, con il procedimento descritto di seguito, possono costituire un piacevole “fuori pasto” o una gradevole decorazione per dessert in tema.

Noi le abbiamo sempre sulla tavola .

Oviamente questa preparazione è consigliabile,anzi da fare solo con arance biologiche.

Procedimento.

Lavate le arance e tagliatele a dischi dello spessore di circa 1/2 centimetro. Preparate uno sciroppo con dosi uguali di acqua e zucchero e portatelo a leggero bollore. . Spegnete, attendete qualche minuto, e immergete le fette di arancia nello sciroppo. Coprite con un foglio di carta da forno e lasciatele in infusione per 2 3 giorni, senza toccarle. Trasferite le fette sgocciolate su carta da forno e lasciatele asciugare per alcune ore in ambiente caldo . Noi le mettiamo nel forno spento (si possono anche asciugare su una griglia nel forno ventilato a 60 70°).  Lo sciroppo lo riusiamo con le fette successive.

Provate.

Jacopo